Vi ricordate il film: “Totò va a Milano”? La paura di trovarsi in una “terra straniera”, i pensieri che gli ronzavano per la testa, ma quella curiosità di spingersi oltre e di scoprire nuovi posti, nuove “case”, che è inarrestabile in chi ama viaggiare … ebbene, mentre preparavo la mia valigia per andare a Schwerte mi sentivo molto Totò. Pensavo: “ma cosa ci sarà da vedere in Germania? Tutti dicono, che fa sempre freddo, che i tedeschi sono rigidi, anche la storia descrivere, bene, il “rigore tedesco”. Eppure ero incuriosita, fa sempre curiosità tutto quello che non si conosce e così sono partita con i miei due compagni di viaggio: Michele e Francesco. Quando siamo arrivati a Schwerte sono rimasta incantata dalle meravigliose casette “a punta”, che sembravano lo “schizzo” di una mano esperta di un bambino, con i loro bellissimi giardinetti tutti curati e adornati. Ho subito pensato: << i tedeschi hanno il “pollice verde!”>>. Schwerte è una “bomboniera”, proprio come Cava de’ Tirreni, è ricca di monumenti storici e le stradine sono curate e poco affollate. Passeggiando per il centro, insieme agli amici tedeschi, mi sono imbattuta in una scoperta veramente interessante: in piazza “ Cava de’ Tirreni” e potete immaginare il mio stupore, in quanto non ero a conoscenza, che nella “fredda Germania” ci fosse addirittura una piazza, che suggellava l’amicizia con la mia città. Mi sono sentita a casa per un attimo! L’accoglienza dei tedeschi è stata strepitosa, le dicerie sul loro carattere rigido sono solo leggende, che attengono al passato. I tedeschi sono simpaticissimi, sono ottimi bevitori di birra, dei giocherelloni che amano la compagnia e lo stare insieme. Ci hanno portato a visitare vari monumenti e città limitrofe a quella di Schwerte, come ad esempio il Museo della cioccolata a Colonia o la miniera di carbone a Nightingale. Non ero mai stata in una miniera di carbone e mi sono un po’ sentita come “Rosso Mal Pelo” del Verga, devo dire la verità era un pò inquietante e triste pensare, che veramente nel passato qualcuno aveva lavorato là sotto, in condizioni igieniche bruttissime. Ma una carezza di dolcezza ci è stata regalata dal viaggio nella fabbrica della cioccolata e per me, che sono una golosa, è stato come Pinocchio quando si trovò nel Paese dei Balocchi! Il cibo tedesco non è male, abbiamo mangiato varie zuppe tipiche di Schwerte e poi le immancabili “patate” cucinate nei modi più svariati. Abbiamo mangiato, anche la pizza, non era molto buona se paragonata alla nostra, ma si sa, come amo dire, << la pizza è Napoletana!>>. Ci siamo divertiti tanto e quando sono tornata a casa e ho aperto la valigia ho capito che non facevano peso le birre, che avevo comprato e portato alla mia famiglia, ma quello che faceva volume erano i bellissimi ricordi, che per sempre mi porterò nel cuore e la speranza di mantenere i rapporti di amicizia, che si sono creati in soli 7, intensi, giorni con gli amici tedeschi.
Mariapia Santoriello
|